lunedì 15 maggio 2017


E se?

Questa è quella che io considero la domanda più terrificante, quella che mi farò un istante prima di morire e alla quale spero di non dover rispondere, o per la quale spero di avere già tutte le risposte perché vorrà dire che al termine della mia vita non avrò rimorsi o rimpianti.

Quanta arroganza in questa pretesa è vero, ma quante paure, tra cui quella di dover ammettere di aver sprecato un dono così inestimabile come la vita.

Sono già ben oltre la metà del cammino della mia vita e ho all'attivo tanti rimorsi e altrettanti rimpianti, perciò la domanda che mi sono fatta è: come posso evitare che questo elenco si allunghi ulteriormente?

Non posso sperare di fare tutto ciò che sogno, oppure ho sognato di poter fare, altrimenti a quest'ora sarei una pattinatrice sul ghiaccio professionista (ma di questo torneremo a parlarne), né tanto meno posso augurarmi di evitare ogni errore anche se continuo a nutrire l'assurda tendenza a prendere il posto di Dio ma mi dicono che l'incarico è stato già assegnato da tempo (e anche di questo torneremo a parlarne) ma posso fare una cosa più semplice...

trasformare in parole tutto ciò che avrei voluto dire e fare , perché scriverle sarà un po' come viverle e magari chissà ...... potrebbe anche darsi che io rincorra le lettere scritte in queste pagine e trasformi le mie parole in vita vissuta... o magari no... chi lo sa.... 

Una cosa è certa, nella realtà o per iscritto sarò, come sempre, l'unica protagonista della mia vita, e magari chissà..... in punto di morte potrei arrivare anche a risparmiarmi quello scontato, inevitabile, resoconto delle vittorie e dei fallimenti, dei rimorsi e dei rimpianti....

d'altronde è molto probabile che viste le condizioni in cui mi troverò potrei non essere dell'umore giusto...

quindi meglio scoprirlo/viverlo adesso.



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